Descrizione
Autore: Paride ZappavignaAnno di pubblicazione: 2019
ISBN: 978-88-98789-17-7
Editore: Ariesdue srl
Pagine: 176
È qui proposta una raccolta di test a risposta multipla, domande chiuse, realizzati come uno strumento di valutazione dell’apprendimento previsto per la formazione di Assistente di Studio Odontoiatrico dal DPCM 18A02409 del 9 febbraio 2018, che norma il profilo professionale dell’ASO, quale operatore di interesse sanitario.
I test sono rivolti a diverse situazioni.
- A coloro che vogliono intraprendere per la prima volta il percorso formativo di ASO.
- A coloro che lavorano già, ma che vogliano riqualificarsi o testare il proprio apprendimento, anche per tarare le necessità dell’aggiornamento obbligatorio annuale delle 10 ore.
- Agli enti accreditati regionali di formazione per avere uno strumento didattico di verifica e di preparazione all’esame finale di qualifica.
- Alle commissioni d’esame come strumento di verifica della preparazione acquisita dal candidato.
Nelle prime due situazioni i test possono essere somministrati all’inizio, nella fase intermedia e in quella finale preesame.
Raccogliere il livello di conoscenze in uscita è utile per verificare che esso sia coerente con quello necessario per svolgere il ruolo professionale di ASO e per stimolare degli approfondimenti individuali.
I test sono costituiti da una successione di domande chiave, relative agli argomenti oggetto di apprendimento, e organizzati nelle previste quattro competenze, che nel Manuale per Assistente di Studio Odontoiatrico sono distribuiti in 42 capitoli, uno per ciascuna materia d’insegnamento.
Nei test a risposta multipla sono associate, a ogni domanda, un certo numero di risposte predefinite da parte dei docenti (non meno di 3). Compito del valutato è quello di individuare tra le diverse alternative quella corretta, che esclude quelle sbagliate, talvolta imprecise o paradossali.
Il meccanismo della risposta induce così anche un ragionamento logico di esclusione delle risposte non corrette. Poiché presenta una possibilità di scelta tra più alternative, stimola – nella persona che risponde – un tipo di memoria di “riconoscimento”, piuttosto che rievocativa. In altri termini, il valutato, pur dovendo compiere uno sforzo mnemonico minore (dal momento che la risposta corretta è già fornita), dovrà piuttosto riconoscere la risposta corretta da quelle non corrette, che avranno così un effetto distrattivo. Pertanto, è da ritenere che il numero di risposte esatte possa essere un buon indicatore delle conoscenze che sono state maturate rispetto a una determinata materia.
Ci sono 700 domande, una per ogni ora di formazione obbligatoria richiesta per il raggiungimento dell’Attestato di qualifica di ASO (300 ore di teoria + 400 ore di pratica).
Certo che non è possibile correlare più di tanto il risultato di un test a risposta chiusa con l’apprendimento di abilità di tipo esecutivo.
Occorre però dire che, in generale, la conoscenza almeno teorica delle procedure è una precondizione – non sufficiente – al possesso dell’abilità pratica. Ovvero, se una persona sa come si fa una cosa, saprà anche spiegarla in maniera corretta; o meglio, saprà riconoscere se una descrizione corrisponda o meno a quello che sta facendo.
Rimane il fatto, comunque, che la naturale sede per la verifica dell’abilità di tipo esecutivo resta, per chi ha intrapreso il percorso formativo annuale, il luogo del tirocinio pratico o lo stesso luogo di lavoro per chi ha intrapreso un percorso di riqualificazione.
Anche l’attitudine al ruolo è difficilmente indagabile attraverso dei test a domande chiuse. Come per le abilità pratiche, la conoscenza della teoria non garantisce che la pratica sia poi affrontata nel modo più adeguato.
Un’esperienza diretta, però, ci insegna che indagare le conoscenze può essere d’aiuto per comprendere i motivi di alcuni atteggiamenti inadeguati.
Le domande sono state formulate dai docenti della Dental Equipe School, un gruppo di lavoro che ha maturato molti anni di esperienza didattica specifica e che insieme ha cercato di definire uno standard formativo che rispetti i requisiti delle abilità minime previste dallo stesso DPCM, ma che abbia anche importanti ripercussioni operative nello svolgimento della pratica clinica e amministrativa quotidiana delle strutture odontoiatriche.
Il livello di validità e di attendibilità dei test a risposte chiuse è elevato. È abbastanza improbabile, infatti, se non sussistono cause eccezionali, che una persona che conosce un argomento risponda in modo non corretto a una domanda pertinente. Va ricordato anche che le domande a scelta multipla non necessitano di uno sforzo per recuperare l’informazione dalla memoria a lungo termine: sarà sufficiente riconoscere, tra le alternative proposte, quella corretta (o più completa).
ultima modifica: 2019-10-15T13:45:57+02:00
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