Descrizione
Autore: Paolo ZampettiAnno di pubblicazione: 2016
ISBN: 978-88-98789-09-2
Editore: Ariesdue
Pagine: 88
Formato: 15 x 21 cm
INTRODUZIONE
Questo volume contiene una serie di articoli, pubblicati da Doctor Os a firma dello scrivente.
Sono cenni biografici, che meriteranno in futuro ulteriori approfondimenti, di coloro che contribuirono allo sviluppo ed all’evoluzione scientifica, pratica, clinica e legislativa dell’Odontoiatria Italiana.
Come si noterà, la gran parte di queste figure era legata al mondo universitario, perché, come noto, nel nostro Paese l’elevazione morale e disciplinare dell’Odontoiatria fu lenta e difficoltosa, non essendo stata per anni possibile una corretta didattica né una legislazione idonea. Ricordiamo che solo molti anni dopo l’Unità d’Italia, in seguito a varie pressioni, il ministro pro-tempore della Pubblica Istruzione Paolo Boselli (1838-1932) promulgherà nel 1890 il decreto che da lui porta il nome, volto finalmente a conferire la dignità di scienza medica ad una disciplina che era sempre stata quasi totalmente in mano ad empirici, praticoni e ciarlatani. Orbene, il terzo articolo di tale decreto si proponeva di creare una didattica odontoiatrica nelle università del Regno. Questo spiega perché pochi ma lungimiranti uomini perseguirono i loro ideali nell’Accademia: è il caso di Carlo Platschick, Ludovico Coulliaux, Silvio Palazzi, Amedeo Perna, Angelo Chiavaro e molti altri che, pur essendo a volte in netto contrasto fra di loro, agirono certamente, anche su strade differenti, per il comune bene dell’Odontoiatria Italiana.
Il volume si divide in due parti: nella prima vengono appunto analizzate tali importanti personalità a livello nazionale; nella seconda invece si prendono in considerazione coloro che operarono all’interno della Clinica Odontoiatrica dell’Università di Pavia, che fu il primo Istituto universitario del genere nel nostro Paese e che fu sempre all’avanguardia nello sviluppo clinico, tecnico, scientifico, didattico, legislativo dell’Odontoiatria Italiana, spesso precorrendo i tempi.
È un doveroso tributo che mi son sentito di offrire alla Scuola che mi ha formato e della quale tuttora sono parte.
Paolo Zampetti
ultima modifica: 2017-03-29T15:24:25+02:00
da